Le tartarughe marine esistono da almeno 100 milioni di anni, il che ovviamente significa che coesistevano con le specie storiche più amate dai bambini, più comunemente conosciute come dinosauri. Il lignaggio delle tartarughe marine è prezioso per il pianeta quanto l’ossigeno lo è per i mammiferi. In effetti, le tartarughe marine sono una delle specie “chiave di volta” del nostro mondo, termine che si riferisce a specie che hanno un impatto estremo sulla sopravvivenza del loro ecosistema più ampio in relazione al loro numero. Pensa alle api a alla loro insostituibile capacità di impollinare le piante.

Le tartarughe marine sono essenziali per il controllo delle popolazioni di meduse così come per la propagazione delle praterie marine e delle barriere coralline del nostro oceano, anch’esse attualmente in pericolo. Allora perché le tartarughe marine sono in pericolo?

L’unica parola risposta è l’uomo, la cui espansione in tutto il mondo ha portato alla distruzione degli habitat nativi delle tartarughe marine, come le spiagge dove nidificano Pensalo come una gentrificazione in cui le persone si trasferiscono e le tartarughe sono costrette a trasferirsi.

Non solo, la storia di ciò che sta uccidendo le tartarughe marine si inserisce in un drammatico trattato di saggistica sui disastri causati dall’uomo.

Parliamo di tre termini specifici: bracconaggio, plastica e reti. I gusci delle tartarughe marine sono spesso ricercati per l’uso in beni di lusso come bicchieri di tartaruga, pettini, gioielli e altri souvenir, mentre le uova e la carne di tartaruga rimangono una prelibatezza utilizzate nella zuppa di tartaruga e in altre ricette.

In secondo luogo l’infestazione di plastica e altri inquinanti negli oceani avvelena mortalmente le tartarughe entrando nei loro sistemi digestivi e provocandone il caos e la morte Infine, le reti da pesca contribuiscono gravemente alla morte delle tartarughe marine, poiché spesso nuotando vi si impigliano finendo per annegare, incapaci di emergere per prendere aria.